Recentemente sono emerse notizie su un leak riguardante l’app Android di YouTube, secondo il quale alcuni utenti stanno iniziando a visualizzare una scheda nella sezione home con la scritta “Voglia di qualcosa di nuovo?”. Questa scheda offre consigli per creare un feed video basato sul colore. Molti siti web hanno già scoperto questa novità e stanno condividendo screenshot. Al momento sembra che questa funzionalità non sia ancora disponibile in Italia, almeno secondo i test effettuati sui vari dispositivi. Tuttavia, considerando che YouTube è una delle piattaforme di streaming multimediale più antiche, non è sorprendente vedere l’introduzione di nuove funzionalità.
Attualmente, sembra che questa nuova modalità di categorizzazione dei contenuti suggeriti nel feed sia disponibile solo sull’app Android di YouTube e sia ancora in fase di test. Sarà possibile suddividere i contenuti proposti nel feed in base a tre colori principali: rosso, blu e verde. Questo significa che sarà possibile applicare filtri corrispondenti a questi tre colori primari per categorizzare i video mostrati nel feed dell’app.
Ciò che rende davvero interessante questa novità è la suddivisione dei contenuti in base alla tonalità principale presente nel video. La tonalità dominante dipende non solo dal contenuto del video, ma anche dalla classificazione del canale. Di conseguenza, potrebbero essere raggruppati video con lo stesso argomento all’interno dello stesso filtro colore.
È importante sottolineare che le tre tonalità principali includono anche le relative sfumature, in modo da coprire praticamente tutti i contenuti video presenti su YouTube. Questo approccio sembra simile all’utilizzo dei colori dinamici del Material You, almeno per quanto riguarda la suddivisione in base al colore principale.
È evidente che si tratta di un test molto particolare da parte di YouTube, ma potrebbe portare a miglioramenti significativi per gli utenti. Al momento, questa funzionalità è ancora in fase di test e non sappiamo quali utenti abbiano accesso ad essa. Sarà interessante vedere se avrà successo e se Google deciderà di attivarla per tutti gli utenti in futuro.
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