La cavalcata azzurra -TorinoNapoli, 27esima giornata di Serie A le partite più emozionanti dello scudetto

L’ultima partita di marzo. Il 19 marzo, la Giornata del Padre, il giorno in cui il Napoli ha riconosciuto la paternità assoluta a Scudetto. A Torino i tassi sono in aumento. L’obiettivo è di 4 punti, e il vantaggio di classificazione è distribuito a una distanza di 19-23 tra l’episodio di Tricolore e il resto della nazione. Osmehen è la stella che indica la direzione della vittoria. L’uomo con la maschera entra in orbita dopo dieci minuti e non scende mai più. Scoperto un UFO durante le Olimpiadi Prima fu legato per la terza volta, e poi, quando il sole non tramontava. Victor dimostra di poter volare nel mondo e lancia le ali a tutti coloro che si alzano tra la storia e la mitologia. La dualità di un superocchio include la rigidità del quadrado. Nel giro di un’ora si arriva a 3-0. La quarta è l’ingresso fresco. Per la prima volta nella stagione si canta “Vincere il Tricolore”. Questa straordinaria squadra è più forte di Scandinavia. Il mese di marzo è finito, siamo campioni. Dalla curva finale emerge la linea retta della gloria. Napoli è la capitale della felicità.

Il 2023 sembra essere l’anno del Napoli. Dal 1990 la piazza azzurra aspettava questo momento. Da quando Aurelio De Laurentiis ha rilevato la società sono state diverse le stagioni in cui la squadra partenopea ha provato a competere per lo scudetto, ma mai come quest’anno gli addetti ai lavori sono convinti che non ci sia nemmeno una vera e propria bagarre per la conquista del titolo. Già dall’avvio il campionato del Napoli era apparso piuttosto scoppiettante, ma in pochi si sarebbero aspettati un’ascesa tanto vertiginosa. Nelle prime 2 giornate i partenopei avevano schiantato il Verona e il Monza, poi sono arrivati i soliti passi falsi che avevano lasciato pensare ad un’ennesima annata di transizione.

Prima sul campo della Fiorentina, poi al Diego Armando Maradona contro il Lecce, i ragazzi di Luciano Spalletti erano incappati in 2 pareggi di fila. Da allora, però, Osimhen e compagni non hanno praticamente sbagliato un colpo. Proprio subito dopo il match con i pugliesi i campani si ritrovarono ospiti all’Olimpico contro la Lazio: il vantaggio firmato da Zaccagni dopo appena 4 minuti di gioco sembrava la conferma di una crisi azzurra, ma alla fine Kim e Kvaratskhelia erano riusciti a portare a casa una vittoria quasi insperata. Era il 3 settembre 2022: da quel giorno, di fatto, è cominciata la cavalcata del Napoli.

Solo 15 giorni più tardi i partenopei beffarono i campioni d’Italia del Milan a San Siro: Politano sbloccò le marcature su rigore e Giroud agguantò momentaneamente il pareggio, prima che arrivasse Simeone a chiudere il risultato sul definitivo 1-2. Un segnale chiaro per tutte le big del campionato, ma non ancora abbastanza per inquadrare il Napoli come favorito assoluto per la vittoria del tricolore, sebbene anche nel girone di Champions League la squadra del mister di Certaldo aveva cominciato a fare filotto. Importantissimo è stato indubbiamente anche il successo di misura sulla Roma, sempre in trasferta, datato 23 ottobre. Quella volta fu necessaria una prodezza di Osimhen per sbrogliare la matassa. E dire che proprio il club giallorosso aveva pensato ad ingaggiare Spalletti in panchina un paio di anni fa. Il mister toscano, però, era rimasto troppo scottato dalla sua seconda esperienza capitolina, coincisa con il ritiro di Francesco Totti.

A conti fatti, l’unica sconfitta subita dagli azzurri prima della sosta pre-Mondiale è stata quella, ininfluente, ottenuta contro il Liverpool nell’ultima giornata della fase a gruppi di Champions. Una volta che tutti i giocatori erano rientrati dal Qatar, l’obbligo era quello di conservare quantomeno gli 8 punti di vantaggio maturati sul Milan. Il primo ko in campionato rimediato per 1-0 a Milano contro l’Inter proprio nella prima partita del 2023 è servita a tenere gli occhi aperti. Perché anche le sconfitte fanno parte del percorso di crescita.

Dopo il tonfo di Milano è iniziato un altro periodo d’oro, con una serie lunghissima di vittorie consecutive a prescindere dal tenore degli avversari. L’ultima conferma dello strapotere del Napoli è stata fornita ancora dalla Roma. Nel match di ritorno, disputato a Fuorigrotta lo scorso 29 gennaio, i partenopei hanno vinto per 2-1 regolando i giallorossi con 2 perle firmate da Osimhen e Simeone, intervallate dall’effimero pari siglato da El Shaarawy. Insomma, ormai il distacco con le dirette inseguitrici in classifica si sta rendendo sempre più corposo e il panorama delle scommesse sulla Serie A 2023 non può fare a meno di concedere poco credito alle mire tricolori delle altre big. Per quanto possa valere la scaramanzia, questo scudetto è praticamente nell’aria.

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