Piero Giacomelli è oramai una sorta di punto fermo per quanto riguarda le direzioni arbitrali del massimo campionato di calcio italiano: lo stile del fischietto triestino, considerato “inglese” per la poca propensione a fischiare falli non è stato sempre ben accolto da parte degli addetti ai lavori, anche a causa di diverse sviste anche decisamente gravi nel corso della sua carriera.
Chi è Piero Giacomelli?
Nato a Trieste il 6 novembre 1977, Piero Giacomelli è alto ben 192 cm per un peso di 83 chili. Ristoratore di mestiere, è arbitro da quando aveva 15 anni, dopo una normale gavetta nel 2007 esordisce tra i professionisti, arbitrando le gare di Serie C dove vi resta 3 anni.
La sua prima gara in cadetteria è datato 22 agosto 2010, quando dirige Portogruaro-Cittadella, mentre l’esordio in massima serie è da ricercarsi nella parte finale della stagione agonistica 2010/11, precisamente il 3 aprile, quando dirige Genoa-Cagliari.
Nel luglio 2012 viene ufficializzato il suo inserimento nel gruppo CAN A, dove vi resta fino al 2020: al termine della stagione 2019/20 infatti avrebbe dovuto “appendere il fischietto al chiodo” avendo disputato 8 stagioni con il CAN A, limite massimo consentito prima di abbandonare il mestiere di arbitro per “limiti di permanenza nel ruolo“. Tuttavia l’unificazione del CAN A e B consente l’utilizzo di una deroga che gli ha permesso di operare anche nella stagione 2020/21.
Polemiche e social
L’arbitro è stato al centro di numerose polemiche sopratutto da parte da parte di alcune tifoeserie in particolare, come quelle della Lazio e del Napoli. La nomea di una imparzialità non totale, è stata avallata da una presunta simpatia o addirittura amicizia con Francesco Totti, l’ex capitano della Roma anche a causa di un account social recante un nomignolo recante proprio l’ex numero 10 giallorosso. Alcuni anni fa, dopo aver condizionato un match della Lazio, diversi supporter biancocelesti hanno deciso di tempestare di recensioni negative il ristorante di proprietà del fischietto triestino.
Nonostante la Procura Federale abbia indagato (visto che ad un arbitro professionista non è concesso un profilo social) l’arbitro ha continuato ad arbitrare anche se altre polemiche non sono mancate quest’anno come in Milan – Roma. A seguito di una direzione non sufficiente è stato sospeso, insieme al VAR Luigi Nasca, per 2 giornate. Torna ad arbitrare il 22 novembre in cadetteria.