Marco Guida è considerabile già uno dei “veterani” della classe arbitrale calcistica italiana, nonostante non abbia ancora 40 anni: nel corso della sua carriera da arbitro si è guadagnato diversi riconoscimenti, come miglior esordiente in serie A, anche se alcuni errori di valutazione finora non gli hanno permesso di essere considerato tra i migliori.
Marco Guida, chi è?
Marco Guida è nato a Pompei il 7 giugno 1981 ed appartiene alla sezione AIA di Torre Annunziata. La sua carriera con il fischietto inizia a soli 15 anni, e dopo una gavetta nelle serie inferiori, nel 2006 approda tra i professionisti ed in pochi anni, precisamente nel 2009, entra a far parte del CAN A e B (allora unificato). In pochi mesi esordisce in serie B ed in A: a 28 anni è il secondo più giovane esordiente di sempre in massima serie, a pochi mesi di distanza da Sebastiano Peruzzo. La sua prima partita in A è Chievo-Bologna del 31 gennaio 2010. L’anno successivo c’è la nuova “scissione” tra CAN A e B, e Guida viene assegnato definitivamente alla massima serie A. A partire dal 2014 diventa internazionale, e in settembre dirige la sua prima gara tra nazionali, un’amichevole tra Croazia e Cipro.
Nel 2016 ottiene il premio Giovanni Mauro per il miglior fischietto della serie A, anche se alcuni errori come il rigore assegnato e poi negato in Atalanta Juventus del 2017 a causa di un fuorigioco dell’allora bianconer Mandzukic rivelatosi poi in gioco.
Il 22 ottobre 2019 c’è il suo esordio in una fase a gironi di Champions League: dirige la partita tra Tottenham e Stella Rossa.
Vita privata
Marco Guida è sposato con Chiara Leveque, dapprima con rito civile nel 2014 e poi con quello religioso l’anno successivo. Tra gli invitati alla cerimonia era presente anche il collega Paolo Tagliavento.
Marco ha anche una figlia di nome Giorgia.