Spezia – Sono giorni di tensione a La Spezia per quanto riguarda il possibile passaggio di mani del pacchetto di maggioranza delle azioni della società dal patron Volpi ad un gruppo finanziario statunitense che farebbe capo alla Dell, l’azienda produttrice di computer. Nella giornata di ieri i tifosi hanno esposto uno striscione di vicinanza alla squadra e al tecnico nei pressi del campo d’allenamento dello Spezia, in cui hanno “ricordato” alla squadra che giocatori e tecnico sono di pasta diversa rispetto alla proprietà.
Spezia, cessione societaria. Si espone il sindaco: “La passione non è in vendita”
Le perplessità in città sono nate dai dubbi che lasciano tutti i fondi d’investimento, quando intendono investire in una squadra di calcio, e dal fatto che nessuna delle persone coinvolte nelle trattative si sia fatto vivo con le istituzioni cittadine, e quindi col sindaco Peracchini che, per altro, nei mesi scorsi aveva messo in vendita il Picco anche con l’intento – oltre quello di alleggerire le casse comunali – di favorire la crescita del club.
Il sindaco Peracchini ha espresso delle dichiarazioni pubbliche oggi, pubblicate dall’agenzia ANSA. Questa la sintesi delle sue parole per i nostri lettori: “La finanza ormai governa il calcio purtroppo, ma la maglia bianca vale più di tutto: la passione e l’orgoglio per lo Spezia non sono in vendita. Sono rammaricato che nessuno abbia bussato alla porta del Comune per un’interlocuzione anche solo preliminare, soprattutto riguardo la struttura dello Stadio Picco che, per quanto in concessione allo Spezia Calcio, è di proprietà comunale. Credo nella parola di Volpi che aveva promesso di portare lo Spezia Calcio dalla serie D alla serie A e allo stesso modo di lasciare la società in buone mani in caso di cessione. Vorrei lanciare un appello a tutta la tifoseria perché continui a restare vicino alla squadra e all’allenatore impegnati nella salvezza”.